Il tonno in scatola resta uno degli alimenti più diffusi e apprezzati nelle cucine italiane, non solo per il suo gusto deciso ma anche per le sue proprietà nutrizionali.
Tuttavia, molti consumatori ignorano il significato della scritta applicata sulla latta, un dettaglio fondamentale per scegliere un prodotto di qualità e sicuro.
In questa guida aggiornata, scopriremo perché è essenziale leggere con attenzione queste indicazioni e come interpretarle correttamente.
Tonno in scatola: il valore nutrizionale e l’importanza della scritta sulla latta
Il tonno in scatola è noto per essere una fonte preziosa di omega 3, acidi grassi essenziali che contribuiscono a migliorare la salute cardiovascolare e a ridurre il colesterolo LDL, comunemente definito “colesterolo cattivo”. Numerosi studi scientifici hanno confermato anche il ruolo degli omega 3 nel supporto dell’umore e del benessere mentale. Oltre a questo, il tonno contiene sali minerali fondamentali per la crescita e il mantenimento dei tessuti corporei, nonché vitamine come D, E e B12, che svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione di patologie come l’osteoporosi.
Nonostante questi benefici, è cruciale distinguere la qualità del prodotto, che può variare considerevolmente in base a dove il tonno è stato pescato. Qui entra in gioco la scritta sulla latta, spesso trascurata ma ricca di informazioni preziose.
La sigla FAO seguita da una serie di numeri identifica la zona di pesca del tonno. Questa indicazione è obbligatoria e serve a garantire trasparenza sulla provenienza del prodotto. Alcune aree di pesca sono note per essere maggiormente contaminate da inquinanti, in particolare da sversamenti di petrolio e dalla presenza di microplastiche, elementi che possono compromettere la sicurezza e la qualità del tonno.
Tra le zone più critiche figurano quelle contrassegnate dai numeri 61 e 71, corrispondenti a specifiche aree dell’Oceano Pacifico, tristemente note per l’alto livello di inquinamento ambientale. Consumare tonno proveniente da queste zone potrebbe esporre a rischi legati all’accumulo di sostanze nocive.

Ci sono alcune zone a cui fare attenzione – www.reteriservealpiledrensi.tn.it
Al contrario, le zone indicate dai numeri 27 e 37, che corrispondono rispettivamente al Mar Mediterraneo e all’Oceano Atlantico, sono considerate tra le più sicure e sostenibili per la pesca del tonno. I prodotti provenienti da queste aree tendono a presentare una qualità superiore e sono spesso confezionati in barattoli di vetro, a testimonianza di un’attenzione particolare alla conservazione e alla tutela del consumatore.
Per garantire un acquisto consapevole, è fondamentale verificare sempre la presenza della sigla FAO e dei relativi codici sulla latta. Evitare prodotti provenienti da zone ad alto rischio di inquinamento è il primo passo per assicurarsi un tonno sano e nutriente. Inoltre, prediligere confezioni in vetro può essere un ulteriore indice di qualità.
L’attenzione alla provenienza non solo tutela la salute, ma supporta anche pratiche di pesca più sostenibili, contribuendo a preservare gli ecosistemi marini minacciati dall’inquinamento e dallo sfruttamento eccessivo. In sintesi, la scritta sulla latta del tonno non è un semplice dettaglio grafico, ma un elemento chiave per orientarsi nella scelta di un prodotto alimentare sano, sicuro e rispettoso dell’ambiente.
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