Questi semplici accorgimenti consentono di mantenere la lavastoviglie e le stoviglie in condizioni igieniche ottimali.
È un problema comune, ma ancora poco compreso: l’odore sgradevole di “uovo marcio” che si percepisce sui piatti appena lavati, sia con la lavastoviglie sia a mano. Questo fastidio non solo compromette la sensazione di pulito, ma rischia di contaminare i pasti successivi.
La causa principale risiede nella produzione di idrogeno solforato (H₂S), un gas maleodorante generato da una serie di fattori legati al lavaggio e alla manutenzione quotidiana.
Le cause nascoste dell’odore di uovo nelle stoviglie
L’idrogeno solforato è un gas a base di zolfo che si sviluppa quando residui alimentari, soprattutto proteine e grassi, rimangono sulle stoviglie o all’interno della lavastoviglie e vengono decomposti da batteri solfuro-riduttori. Questi microrganismi trasformano i solfati, naturalmente presenti nell’acqua e nei residui organici, in H₂S, responsabile del caratteristico odore sulfureo di uova avariate.
L’ambiente caldo e umido della lavastoviglie favorisce la proliferazione di tali batteri, specialmente in presenza di residui di cibo non completamente rimossi.

Importante pulire regolarmente la lavastoviglie – reteriservealpiledrensi.tn.it
Anche un filtro sporco, scarichi ostruiti o depositi di calcare possono trattenere questo gas, facendolo aderire alle superfici degli oggetti lavati. Inoltre, un detersivo poco efficace o usato in quantità insufficiente può lasciare una pellicola oleosa che trattiene ulteriormente l’odore.
Come prevenire e contrastare l’odore di uovo sui piatti
La soluzione non richiede modifiche drastiche, ma una serie di accorgimenti mirati per la manutenzione e il corretto utilizzo della lavastoviglie:
- Pulizia regolare della lavastoviglie: è fondamentale detergere frequentemente il filtro, i bracci spruzzatori, le guarnizioni e lo scarico. Un ciclo a vuoto ogni uno o due mesi con aceto bianco o bicarbonato aiuta a sciogliere calcare e residui organici, contrastando la formazione degli odori.
- Prelavaggio accurato: prima di inserire piatti con alimenti fortemente proteici come uova, formaggi o brodi, è consigliabile un risciacquo veloce per rimuovere residui grossolani. Anche chi lava a mano dovrebbe eliminare subito i resti di cibo e utilizzare acqua calda con un buon detersivo sgrassante.
- Evita il sovraccarico: posizionare i piatti in modo distanziato permette all’acqua e al detersivo di agire in modo uniforme su tutte le superfici, riducendo il rischio di odori persistenti.
- Uso di detergenti specifici: scegliere prodotti con enzimi sgrassanti può migliorare la rimozione di grassi e proteine, prevenendo la formazione di batteri solfuro-riduttori.
Ulteriori controlli e rimedi naturali
Se il problema persiste, è utile valutare la qualità dell’acqua domestica. Le acque ricche di solfati o molto dure contribuiscono alla formazione di depositi di calcare all’interno della lavastoviglie, creando un habitat ideale per i batteri. In questi casi, aumentare leggermente la dose di detersivo, controllare il livello di sale rigenerante e utilizzare cicli di manutenzione specifici possono fare la differenza.
Alcuni rimedi naturali, sebbene non disinfettanti, risultano efficaci per deodorare e sgrassare:
- Aceto bianco: scioglie calcare e neutralizza gli odori.
- Bicarbonato di sodio: elimina i cattivi odori e aiuta a rimuovere residui ostinati.
- Limone: la sua acidità naturale neutralizza gli odori e facilita la rimozione del grasso.
Infine, una pulizia più frequente del filtro, anche settimanale in caso di uso quotidiano, è fondamentale per evitare accumuli di sporco che favoriscono la fermentazione batterica e la produzione di gas maleodoranti. Anche la vaschetta posta sotto il filtro, spesso trascurata, deve essere controllata e pulita regolarmente.
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