Se sei nato in questi anni ti aspetta una pensione da sogno: arriva l’aumento tanto atteso.
Nel corso del 2026, i pensionati italiani con assegni particolarmente bassi potranno beneficiare di un aumento significativo grazie a una serie di misure previste nella legge di Bilancio 2026.
L’incremento al milione, un meccanismo introdotto nel 2001 per sostenere i redditi pensionistici più modesti, subirà una crescita importante, con un rialzo mensile che potrà superare i 150 euro, ampliando la platea dei beneficiari.
Pensioni, 2026 da sogno se sei nato in questi anni: arriva l’aumento stellare
L’incremento al milione è una maggiorazione che si affianca all’integrazione al trattamento minimo, pensata per assicurare un aiuto maggiore a chi percepisce pensioni molto basse, soprattutto in età avanzata.

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Nel 2026, questa maggiorazione subirà un aumento complessivo di circa 155 euro al mese, grazie ai 20 euro aggiuntivi introdotti dalla legge di Bilancio 2026 e alla rivalutazione dell’1,4% degli assegni pensionistici, che porta la pensione minima a 611,85 euro.
La misura non si applica automaticamente e il suo riconoscimento è subordinato al rispetto di criteri anagrafici e reddituali molto specifici. È importante sottolineare che l’incremento al milione non è riservato solo ai titolari di pensioni previdenziali ma anche a chi percepisce prestazioni assistenziali come l’assegno sociale e la pensione di inabilità civile al 100%.
Il meccanismo prevede che l’importo complessivo dell’assegno, comprensivo della maggiorazione, non superi il valore di circa 770 euro mensili. L’aumento previsto nel 2026 interesserà una nuova fascia di pensionati grazie all’aggiornamento dei requisiti anagrafici.
Il limite ordinario per accedere all’incremento al milione resta fissato a 70 anni, ma il requisito può essere anticipato in base agli anni di contribuzione: per ogni 5 anni di contributi, il limite viene abbassato di 12 mesi. Chi, ad esempio, ha maturato 20 anni di contributi potrà beneficiare della maggiorazione già a 66 anni.
Per i titolari di pensione di inabilità civile il limite anagrafico è ancora più basso, fissato a 18 anni, e in questo caso l’aumento è riconosciuto anche prima dei 65 anni, limite minimo per gli altri pensionati.
Nel 2026, pertanto, l’incremento al milione sarà riconosciuto per la prima volta ai nati tra il 1955 e il 1960, sempre in funzione degli anni di contributi versati e della conseguente riduzione del requisito anagrafico.
Va ricordato che non è necessario aver diritto all’integrazione al trattamento minimo per ottenere l’aumento: possono beneficiarne anche i pensionati con pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo, purché l’importo sia inferiore alla soglia prevista.
Per esempio, un pensionato con un assegno base di 500 euro che riceve l’integrazione al trattamento minimo potrà raggiungere un importo complessivo vicino ai 770 euro con la nuova maggiorazione.
Un altro pensionato con la stessa pensione base ma senza integrazione al minimo, perché calcolata con il sistema contributivo, potrà comunque beneficiare dell’aumento fino a circa 655 euro.
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