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Pensione e poi fuga all’estero: tanti italiani scappano e si godono l’assegno in questi piccoli paradisi

pensione fuga esteroI pensionati fuggono all'estero - Reteriservealpiledrensi.tn.it

Sempre più over 65 scelgono di trasferirsi in Paesi con clima mite, costi contenuti e vantaggi fiscali. Ecco le mete preferite e i motivi dietro questa tendenza crescente

Sempre più pensionati italiani scelgono di trasferirsi all’estero per godersi l’assegno pensionistico in Paesi caratterizzati da un costo della vita più basso, un clima favorevole e un sistema sanitario efficiente. Questo fenomeno, in crescita costante, riflette una nuova tendenza tra gli over 65 italiani che cercano non solo un miglioramento della qualità della vita, ma anche vantaggi fiscali e ambientali. L’International Living ha recentemente aggiornato la classifica delle migliori destinazioni per pensionati, mentre dati ufficiali dell’INPS confermano un aumento della migrazione pensionistica verso mete sempre più diversificate.

Le migliori destinazioni per i pensionati italiani nel 2025

Secondo la classifica stilata da International Living, diverse località in Asia, Europa e America Latina si confermano mete privilegiate per chi decide di trascorrere la pensione lontano dall’Italia. Il Sud-est asiatico rimane molto attrattivo: la Malesia e la Thailandia sono posizionate rispettivamente al decimo e al penultimo posto della top ten, grazie a costi abitativi contenuti e a un’assistenza sanitaria moderna, anche se in larga parte privata. Nelle città malesi come George Town è possibile affittare abitazioni di pregio con meno di 735 euro al mese, mentre in Thailandia si vive con un budget medio inferiore ai 1.200 dollari mensili.

In Europa, la Spagna continua a rappresentare una tappa obbligata per molti pensionati italiani, grazie alla vicinanza geografica, al clima mite e a un sistema sanitario accessibile senza bisogno di visti, in virtù della cittadinanza europea. Tuttavia, rispetto a qualche anno fa, i prezzi degli immobili e dei servizi stanno lievitando, con costi medi intorno a 1.300 euro per un monolocale arredato.

All’interno della top ten figura anche la Francia, dove la qualità dei servizi è elevata e il costo della vita può essere contenuto scegliendo zone rurali. L’Italia stessa si posiziona al sesto posto nella classifica, premiata per il basso costo degli immobili nelle aree interne e per l’assistenza sanitaria gratuita (anche per i cittadini extra UE che rispettano le condizioni di residenza). Questo dato sottolinea come l’Italia, pur con tutte le sue criticità, rimanga un’opzione competitiva per molti pensionati.

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Dove andare dopo la pensione – Reteriservealpiledrensi.tn.it

Più conveniente per i pensionati internazionali è il Messico, che si distingue per un costo della vita molto basso e un sistema sanitario pubblico rapido, con la possibilità di accedere a strutture private a costi ragionevoli. Segue il Portogallo, che ha recentemente modificato il suo sistema fiscale vantaggioso per i pensionati stranieri, eliminando alcune agevolazioni ma mantenendo un costo della vita accessibile, sebbene i prezzi degli immobili nelle grandi città siano cresciuti.

Al podio della classifica si collocano invece Paesi con regimi fiscali e condizioni di vita particolarmente favorevoli: al terzo posto la Costa Rica, con procedure di residenza chiare e una vita economica vantaggiosa; al secondo posto Panama, che offre sconti fiscali e agevolazioni per i pensionati attraverso il Programma Pensionado; e in vetta la Grecia, dove il costo della vita è relativamente basso e l’assistenza sanitaria è gratuita per i cittadini italiani grazie alla cittadinanza UE.

Non solo pensionati comuni: anche gli individui ad alto reddito stanno cambiando le proprie residenze in cerca di vantaggi fiscali e qualità della vita. Secondo il Rapporto Henley & Partners del 2024, l’Italia si conferma una meta attrattiva per oltre 2.200 milionari, soprattutto provenienti dal Regno Unito, che abbandonano Londra a causa dell’abolizione del regime fiscale “non dom” da parte del governo laburista guidato da Keir Starmer.

Il raddoppio della flat tax annunciato dal governo Meloni, pur aumentando il costo per diventare residenti fiscali italiani, non scoraggia questi investitori, soprattutto quelli con patrimoni superiori ai 10 milioni di euro, per i quali la flat tax rimane una soluzione conveniente. Milano si conferma la città preferita dai paperoni stranieri, grazie alla combinazione di servizi di alta qualità, infrastrutture moderne e un sistema fiscale competitivo rispetto ad altre destinazioni europee come Svizzera e Montecarlo, dove l’attrattività è in calo a causa di possibili nuove imposte patrimoniali.

Tra i nuovi residenti ad alto reddito si trovano manager del private equity e professionisti del settore finanziario, che spesso mantengono le loro attività lavorative aprendo uffici locali in Italia. Questa tendenza contribuisce a rivitalizzare il mercato immobiliare e l’economia locale, soprattutto nelle grandi città.

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