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Pensione a 59 anni, ora è possibile: basta un solo requisito per smettere subito di lavorare

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Nuova misura previdenziale per le lavoratrici caregiver: accesso alla pensione anticipata a 59 anni con requisiti specifici e domanda entro il 30 maggio 2025. Tutte le novità.

Nel panorama previdenziale italiano si apre una nuova possibilità per chi desidera anticipare il pensionamento: andare in pensione a 59 anni è ora realtà per una specifica categoria di lavoratrici, grazie a una misura che valorizza il ruolo di caregiver familiare, riconoscendo il valore dell’assistenza verso persone con disabilità grave. Questa opportunità, introdotta per il 2025, richiede un solo requisito fondamentale e una corretta presentazione della domanda entro il termine stabilito, fissato al 30 maggio 2025.

Pensione anticipata a 59 anni: chi può accedere

A differenza delle forme tradizionali di pensionamento anticipato, questa misura si rivolge esclusivamente alle lavoratrici che svolgono assistenza continuativa a un familiare convivente con disabilità grave certificata ai sensi della legge 104/1992. Per poter usufruire dell’anticipo pensionistico è necessario soddisfare i seguenti criteri:

  • Assistenza continuativa da almeno sei mesi a un familiare convivente con disabilità grave o non autosufficienza.
  • Avere almeno due figli.
  • Aver maturato almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024.
  • Convivenza effettiva e documentata con la persona assistita, intesa come residenza anagrafica nello stesso stabile.

È importante sottolineare che la convivenza non implica necessariamente la condivisione dello stesso appartamento, ma deve essere reale e comprovata attraverso documentazione ufficiale.

Per accedere a questa forma di pensionamento anticipato, le interessate devono presentare domanda all’INPS entro il 30 maggio 2025, utilizzando i canali ufficiali messi a disposizione dall’Istituto: il portale online, i patronati o i servizi di assistenza dedicati. La scadenza è tassativa e il mancato rispetto comporta la perdita del diritto a beneficiare della misura per l’anno in corso.

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Come andare in pensione a 59 anni – Reteriservealpiledrensi.tn.it

Parallelamente a questa novità, permane attiva la proroga di Opzione Donna 2025, una misura sperimentale che consente ad alcune lavoratrici di anticipare il pensionamento con requisiti di età e contributi ridotti rispetto al regime ordinario. La Legge di Bilancio 2025 ha confermato le modalità di accesso, che prevedono:

  • Anzianità contributiva minima di 35 anni.
  • Età anagrafica di almeno 61 anni, con possibilità di riduzione fino a 59 anni in presenza di due o più figli.
  • Appartenenza a categorie specifiche, tra cui le caregiver che assistono familiari con handicap grave.

A differenza della nuova misura di pensionamento a 59 anni, Opzione Donna prevede il ricalcolo dell’assegno pensionistico su base interamente contributiva, con conseguente possibile riduzione dell’importo percepito. Inoltre, l’uscita dal lavoro è obbligatoria per le lavoratrici dipendenti, mentre le autonome possono continuare l’attività lavorativa.

I dati INPS evidenziano un calo significativo dei pensionamenti con Opzione Donna negli ultimi anni: da 23.812 nel 2022 a 2.749 nel periodo gennaio-settembre 2024, sottolineando l’esigenza di misure più flessibili e mirate come quella appena introdotta.

Chi intende usufruire della pensione anticipata a 59 anni deve preparare con attenzione tutta la documentazione richiesta al momento della presentazione della domanda, che include:

  • Certificazioni mediche attestanti la disabilità grave del familiare, conformi alla legge 104/1992.
  • Documenti che comprovino la convivenza reale e la residenza anagrafica nello stesso stabile.
  • Documentazione contributiva aggiornata e completa, attestante il raggiungimento dei 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024.
  • Eventuali attestazioni relative al rapporto di assistenza continuativa.

La domanda va inoltrata tramite i canali ufficiali e si consiglia di avvalersi del supporto di patronati o servizi dedicati per evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso alla pensione anticipata.

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