Paesaggi mozzafiato, castelli medievali e cucina tipica: ecco perché questo è tra i Borghi più Belli d’Italia
In Calabria, tra il blu del Tirreno e le prime curve dell’entroterra, c’è un borgo che riesce a tenere insieme due anime. Si chiama Fiumefreddo Bruzio, ha poco più di 4.000 abitanti, e si trova in provincia di Cosenza. Non è sulla costa, ma nemmeno in montagna. Sta a metà, su uno sperone che guarda il mare ma affonda le radici nella roccia. Questo piccolo comune è entrato di diritto nella lista dei Borghi più Belli d’Italia grazie a una combinazione che lo rende unico: architetture medievali, scorci naturali e silenzi che sembrano usciti da un altro tempo.
Un centro storico sospeso tra pietra e orizzonte
A Fiumefreddo Bruzio, il centro storico conserva la struttura originale del borgo fortificato. Vicoli stretti, archi in pietra, chiese antiche e resti di castelli si susseguono in un disegno urbano che accompagna naturalmente il visitatore fino ai belvedere. Camminando tra le vie lastricate, ci si imbatte nella Chiesa Matrice di Santa Maria cum Adnexis, una delle più antiche della zona, e nella Chiesa di San Rocco, dove si respira la devozione tipica dei paesi del sud.

Un centro storico sospeso tra pietra e orizzonte – reteriservealpiledrensi.tn.it
Dominando l’intero paese, c’è il Castello della Valle, struttura simbolo del borgo. Le sue mura ospitano mostre ed eventi culturali e dalle sue terrazze si apre uno dei panorami più ampi sulla costa tirrenica. Il Palazzo Pitellia, altra dimora storica, completa un centro che è testimonianza viva della storia calabrese.
A pochi passi, si trovano due piazze affacciate sul vuoto: Largo La Torretta e Largo Rupe, veri balconi sospesi sul mare. Da qui si vedono le curve della costa, le barche lontane, la luce che cambia ora per ora. È da queste terrazze naturali che Fiumefreddo mostra tutta la sua potenza visiva.
Il territorio del borgo rientra anche nella zona di produzione della cipolla rossa di Tropea, ingrediente identitario della gastronomia calabrese. Nei ristoranti locali, questo prodotto torna in piatti semplici ma pieni di sapore, dalla focaccia con cipolla caramellata ai sughi robusti delle trattorie. Chi visita il borgo non se ne va senza aver assaggiato almeno una ricetta che la include.
L’itinerario in moto da Lamezia Terme fino a Cosenza
Un buon modo per scoprire Fiumefreddo Bruzio è raggiungerlo in moto, seguendo un itinerario che parte da Lamezia Terme e tocca le località più panoramiche della costa tirrenica. Dopo un primo tratto collinare, si arriva ad Amantea, cittadina costiera dove il mare è protagonista e il centro storico merita una passeggiata.
Le spiagge di Amantea sono ampie e sabbiose, ideali per una pausa prima di risalire in sella e proseguire verso nord. Pochi chilometri dopo, una deviazione indica l’ingresso verso Fiumefreddo. La strada si arrampica lentamente, con curve che aprono scorci sempre più ampi sulla costa. È un tratto breve ma intenso, che culmina con l’ingresso nel borgo medievale.
A Fiumefreddo Bruzio si può parcheggiare all’ingresso e visitare tutto il paese a piedi, gustandosi ogni angolo. È una tappa che richiede calma e occhi attenti: ogni scorcio è un’inquadratura perfetta, ogni pietra ha una storia.
Il viaggio però non finisce qui. Dopo la visita al borgo, si torna sulla costa e si prosegue verso l’interno, dove il paesaggio diventa montuoso e verde. L’arrivo a Cosenza segna l’ultima tappa: una città storica che conserva un centro antico ricco di cultura, perfetta per concludere l’itinerario con una passeggiata tra palazzi storici e locali tipici. Il passaggio dal mare alla montagna, in poche ore, è la dimostrazione vivente della varietà calabrese, che in Fiumefreddo trova uno dei suoi punti di equilibrio più affascinanti.
Non è una gita, è un viaggio nel tempo: il borgo medievale sospeso tra mare e montagna con vista mozzafiato - reteriservealpiledrensi.tn.it






