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Multe stradali, cambia tutto per gli automobilisti: quanto pagheremo (veramente) per ogni sanzione

Questa decisione, che rappresenta il terzo blocco consecutivo, salva temporaneamente gli automobilisti da incrementi significativiRinvio dell’aumento delle multe (www.reteriservealpiledrensi.tn.it)

Il governo italiano ha deciso nuovamente di sospendere l’aggiornamento biennale delle multe stradali, rinviando gli aumenti.

Questa decisione, che rappresenta il terzo blocco consecutivo, salva temporaneamente gli automobilisti da incrementi significativi delle sanzioni amministrative, in un contesto di tensioni economiche e nuove regole in arrivo con il rinnovo del Codice della Strada.

Con l’approvazione del decreto Milleproroghe da parte del Consiglio dei ministri l’11 dicembre 2025, l’aggiornamento delle multe, che avrebbe dovuto adeguare gli importi all’inflazione secondo l’indice Foi dell’Istat, è stato prorogato di un anno, spostando la scadenza al 2027. In termini concreti, ciò significa che gli aumenti attesi, stimati tra il 6% e il 17% in base a calcoli di associazioni di consumatori, non entreranno in vigore nel prossimo anno.

Un esempio lampante riguarda la sanzione per chi supera i limiti di velocità di oltre 60 km/h, che avrebbe potuto salire da 3.467 a quasi 4.000 euro. Anche multe più frequenti, come quelle per divieto di sosta o passaggio col semaforo rosso, avrebbero subito incrementi variabili dal 6% al 17%. Il congelamento degli importi rappresenta quindi un sollievo per gli automobilisti, ma genera anche dibattiti e critiche da parte di enti locali e operatori della sicurezza stradale.

Le motivazioni ufficiali del governo indicano ragioni di natura tecnica e organizzativa: le amministrazioni locali necessitano di più tempo per adeguarsi alle nuove tariffe. Tuttavia, questa sospensione comporta anche un mancato incremento delle risorse destinate alla manutenzione delle infrastrutture stradali, elemento che preoccupa diversi comuni e prefetture.

Nuove regole del Codice della Strada e sanzioni più severe

Parallelamente al rinvio dell’aggiornamento delle multe, il 14 dicembre 2025 entra in vigore una serie di novità importanti legate al Codice della Strada, mirate a rafforzare la sicurezza stradale e a inasprire le sanzioni per alcune infrazioni specifiche.

Tra le principali novità:

  • Obbligo di casco, targa e assicurazione per i monopattini elettrici, con un’attesa regolamentazione tecnica per l’applicazione completa.
  • Sanzioni per l’uso del cellulare alla guida che vanno da un minimo di 250 euro fino a 1.000 euro, con sospensione della patente da una a tre settimane in caso di recidiva e decurtazione fino a 10 punti.
  • Tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza, con multe che possono arrivare fino a 6.000 euro e sospensione della patente fino a due anni, oltre a possibili pene detentive.
  • Sanzioni da 173 a 694 euro per chi supera i limiti di velocità di oltre 10 km/h e fino a 40 km/h; in caso di violazioni ripetute in centro abitato, la multa può salire fino a 880 euro con sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
  • Revoca o sospensione della patente da sei mesi a un anno per chi abbandona animali in strada, con pene detentive fino a sette anni se l’abbandono provoca incidenti con feriti o morti.
  • Nuove distanze obbligatorie da mantenere quando si sorpassano biciclette (almeno un metro e mezzo).
  • Divieto di guida per neopatentati di auto “potenti” per tre anni, con limiti di potenza più flessibili rispetto al passato e corsi obbligatori nelle scuole guida.

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha chiarito che non ci saranno aumenti esorbitanti delle multe, ma ha sottolineato l’introduzione di multe più severe per chi occupa illegalmente i posti riservati ai disabili, una novità accolta con favore da diverse associazioni.

Nonostante il governo abbia sospeso l’aggiornamento delle multe, diverse associazioni di consumatori e rappresentanti degli enti locali

Critiche e prospettive future sull’aggiornamento delle sanzioni(www.reteriservealpiledrensi.tn.it)

Nonostante il governo abbia sospeso l’aggiornamento delle multe, diverse associazioni di consumatori e rappresentanti degli enti locali hanno espresso preoccupazione per il futuro. L’associazione Assoutenti ha evidenziato come il mancato adeguamento, che avrebbe dovuto scattare a dicembre 2025, comporta un accumulo di aumenti non applicati dal 2020, con un rincaro potenziale che sfiora il 17,6%.

Il rischio è che, una volta superato il periodo di sospensione, il recupero degli importi possa generare un impatto economico ancora più rilevante per gli automobilisti e per le casse degli enti locali. Per questo motivo, gli esperti del settore sottolineano l’importanza di trovare un equilibrio tra l’efficacia deterrente delle multe, la sostenibilità sociale delle sanzioni e la reale applicabilità delle norme.

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