C’è una lista nera sull’ esperienze turistiche deludenti: quando il mito turistico attrae ma la realtà racconta un’altra storia.
L’Italia è un Paese con un’altissima attrazione turistica. I paesaggi, la storia, la cultura, i monumenti, il cibo, sono tante le caratteristiche che affascinano gli stranieri che vedono l’Italia come una meta ambita per le proprie vacanze. Eppure, come succede spesso in altre circostanze, spesso non tutto soddisfa le aspettative: l’ esperienza reale di un luogo potrebbe alla fine deludere.
Negli ultimi anni il dibattito sull’ overtourism ha iniziato a cambiare il modo di guardare alle grandi destinazioni. Sempre più viaggiatori cercano autenticità, tempi lenti e un rapporto più vero con i territori. In questo contesto, anche alcune icone del turismo italiano finiscono sotto una lente critica inattesa.
A far discutere è una recente classifica internazionale che ha messo in discussione il valore di attrazioni considerate intoccabili. Entrano in gioco aspettative tradite, pressione turistica e spettacolarizzazione eccessiva. E tra le mete segnalate compaiono anche due città italiane simbolo del romanticismo e della cultura.
Verona e il mito costruito dell’amore eterno
Verona è universalmente associata a una delle storie d’amore più celebri di sempre. Tuttavia, secondo l’analisi del quotidiano britannico The Telegraph, uno dei suoi luoghi più visitati rappresenterebbe un esempio emblematico di narrazione turistica spinta oltre il limite.

Il balcone di Giulietta è entrato nella lista nera – Fb@Il Balcone di Giulietta- reteriservealpiledrensi
Il Balcone di Giulietta, tappa obbligata per milioni di visitatori, viene descritto come un simbolo più scenografico che autentico. La sua storia, ricostruita a posteriori e rafforzata dal marketing culturale del Novecento, avrebbe trasformato un semplice cortile in un set permanente. A pesare sull’esperienza, oltre alla scarsa aderenza storica, sono soprattutto la folla costante e l’introduzione di un biglietto d’ingresso che, per molti viaggiatori, spezza l’incanto atteso. Nella stessa lista compare anche Venezia, non come città nel suo insieme, ma attraverso una delle sue esperienze più iconiche: il giro in gondola. Un’immagine che da secoli rappresenta l’idea stessa del viaggio romantico, ma che oggi, secondo la testata inglese, rischia di risultare deludente.
Il problema non è la bellezza della laguna, bensì il contesto in cui l’esperienza si svolge. Canali affollati, traffico acqueo intenso e costi elevati trasformano quella che dovrebbe essere una parentesi poetica in un’attività spesso frenetica. È l’effetto collaterale di una città sotto pressione, dove l’enorme afflusso turistico rende difficile coglierne l’anima più autentica.
Le due città italiane non sono un caso isolato. La classifica del The Telegraph include attrazioni celebri in tutta Europa, da piazze iconiche a monumenti universalmente noti. Il filo rosso è lo stesso: luoghi diventati vittime del proprio successo, dove la promessa turistica non sempre coincide con l’esperienza vissuta. Più che un invito a evitare, questa “lista nera” è uno spunto di riflessione. Ripensare il modo di viaggiare significa anche saper guardare oltre i simboli più inflazionati, riscoprendo angoli meno battuti e modalità di visita più consapevoli.
le città italiane più fotografate messe alla prova dal turismo di massa - reteriservealpiledrensi






