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Lavatrice che si rompe troppo presto? Colpa dei lavaggi a 30 gradi: ecco dove sbagli anche tu

Lavatrice che si rompe troppo presto cosa farePerché la lavatrice si rompe spesso troppo presto? - reteriservealpiledrensi.tn.it

Prendersi cura della lavatrice con una routine di lavaggi variegata non è solo una questione di igiene, ma anche di risparmio.

In un contesto domestico dove la sostenibilità e il risparmio energetico sono sempre più al centro delle scelte quotidiane, un’abitudine ormai diffusa rischia di compromettere la durata e l’efficienza degli elettrodomestici più utilizzati: la lavatrice.

L’uso esclusivo di cicli a 30 gradi, seppur apparentemente vantaggioso per risparmiare energia e tutelare i tessuti, può in realtà danneggiare gravemente la macchina nel medio-lungo termine.

L’impatto negativo dei lavaggi a basse temperature sulla lavatrice

Molti consumatori scelgono di impostare sempre lavaggi a 30 gradi per ridurre i consumi elettrici e proteggere i capi delicati. Tuttavia, secondo gli ultimi studi e le indicazioni degli esperti del settore, questa pratica può portare a conseguenze indesiderate: l’accumulo di residui di detersivo, calcare, batteri e muffe all’interno del cestello, delle guarnizioni e dei tubi interni.

Lavatrice che si rompe troppo presto cosa fare

Cosa puoi fare – reteriservealpiledrensi.tn.it

Questo accumulo non solo genera cattivi odori, ma causa una diminuzione dell’efficienza energetica e un aumento del rischio di guasti, con conseguenti spese di manutenzione impreviste.

Inoltre, lavare sempre a basse temperature può non garantire una completa eliminazione di microbi e batteri, soprattutto su capi come asciugamani, biancheria intima e lenzuola che sono a stretto contatto con la pelle. Pur avendo i detersivi moderni migliorato la pulizia a freddo, l’azione termica resta insostituibile per una sanificazione efficace.

L’importanza dei cicli ad alta temperatura

Per mantenere la lavatrice in condizioni ottimali, gli specialisti raccomandano di eseguire cicli periodici a 60 o 90 gradi. Questi cicli agiscono come una vera e propria “pulizia profonda” non solo dei tessuti, ma soprattutto della macchina stessa. Le alte temperature sciolgono i residui di detersivo e grassi, eliminano germi e batteri e prevengono l’accumulo di calcare, prolungando così la vita utile dell’elettrodomestico.

Non si tratta di esagerare con temperature elevate, ma di inserirle con regolarità, ad esempio una volta al mese, per garantire un corretto mantenimento della lavatrice. Inoltre, alternare cicli a bassa e alta temperatura permette anche di rispettare le esigenze dei diversi tessuti, evitando danni ai capi più delicati.

Pulizia ecologica e manutenzione periodica

Un altro consiglio degli esperti riguarda l’uso dell’acido citrico, una valida alternativa ecologica agli anticalcare chimici. Diluendo l’acido citrico in acqua e avviando un ciclo a 60 gradi, è possibile rimuovere il calcare, eliminare gli odori persistenti e mantenere pulito il cestello. Questo trattamento va effettuato circa ogni due o tre mesi, con particolare attenzione nelle zone in cui l’acqua è particolarmente dura.

Questo intervento di manutenzione preventiva si affianca alla corretta gestione delle temperature di lavaggio per evitare che la lavatrice perda efficienza e per ridurre la necessità di costose riparazioni.

Gli esperti sottolineano inoltre che seguire le indicazioni riportate sulle etichette degli indumenti permette di bilanciare al meglio i cicli: lavaggi delicati a 30 gradi per i tessuti più sensibili, cicli quotidiani a 40 gradi e lavaggi igienizzanti a 60 o oltre quando necessario.

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