Fare trekking nel cuore dell’Umbria può trasformarsi in un’esperienza unica, soprattutto a dicembre. Gubbio, con il suo centro storico intatto, le pietre antiche e i sentieri immersi nel verde, diventa una meta ideale per chi ama camminare ma non vuole rinunciare alla magia del Natale. Qui, alle pendici del monte Ingino, va in scena uno spettacolo che non si vede altrove: l’albero di Natale più grande del mondo, disegnato con migliaia di luci. Il tutto lungo un percorso di circa 10 km che alterna arte, natura e scorci mozzafiato.
Un anello tra le mura di Gubbio e i boschi umbri: il trekking che attraversa la storia
Il percorso parte dal centro di Gubbio, nei pressi di Piazza dei Martiri, e già dopo pochi passi ci si ritrova davanti a San Giovanni Battista, la chiesa resa famosa anche dalla fiction “Don Matteo”. La piazzetta, gli ulivi, i tetti in pietra: è un inizio che mette subito il passo nel tempo giusto. Si entra poi nel cuore vivo della città con piazza Grande, dove svetta il Palazzo dei Consoli, uno dei capolavori del Trecento, oggi sede del Museo Civico.

Palazzo dei Consoli, uno dei capolavori del Trecento, oggi sede del Museo Civico – reteriservealpiledrensi.tn.it
Attraversata Porta Sant’Ubaldo, sembra davvero di varcare una soglia temporale. Il paesaggio urbano si apre lentamente, e la strada sale dolcemente verso la Basilica di Sant’Ubaldo, un santuario silenzioso e raccolto tra le colline, dove la vista spazia su tutta la valle. A quel punto il cammino si fa più boscoso, e inizia la parte naturalistica: si passa dalla Rocca di Gubbio fino alla Grotta della Faglia, con tratti più faticosi ma sempre ben tracciati.
Ogni tappa regala una sosta che è anche riflessione: la cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, poco dopo, accoglie con la sua facciata severa, in contrasto con l’atmosfera morbida del percorso. L’arrivo di nuovo tra le stradine medievali chiude il cerchio: la passeggiata è completa, ma la sensazione è quella di aver attraversato non solo chilometri, ma secoli. A Gubbio ogni curva racconta qualcosa, anche quando si cammina in silenzio.
L’albero di Natale più grande del mondo: luci, cavi e la magia che accende la montagna
Ogni anno, a partire dai primi di dicembre, Gubbio si accende. Non in senso figurato: lo fa davvero, con un’opera di ingegneria luminosa che trasforma le pendici del monte Ingino in un gigantesco albero visibile da chilometri di distanza. Con 750 metri di altezza e 450 di larghezza, l’albero di Gubbio è il più grande del pianeta, una struttura fatta di oltre 7.500 cavi, tutti collegati per formare una figura che sale dalla base del borgo fino quasi al cielo.
Al centro del disegno c’è una stella cometa che da sola occupa più di mille metri quadrati. Le luci si accendono tutte insieme, creando un effetto che lascia senza parole, anche chi lo ha già visto più volte. La prima accensione ufficiale fu nel 1981, e da allora il rito si ripete ogni anno, diventando parte integrante del Natale eugubino. Per molti è solo un’attrazione turistica, ma per chi vive la città e le sue tradizioni, è un simbolo identitario potente, capace di unire generazioni.
L’albero è visibile tutte le sere fino al 6 gennaio. Vederlo dopo aver percorso il sentiero che sale tra chiese e boschi è un’emozione amplificata: la luce arriva come ricompensa, come se ogni passo fatto nel silenzio avesse acceso una lampadina lassù. Non serve essere religiosi, né amanti delle feste: basta fermarsi un attimo e guardare verso il monte per capire che in Italia ci sono luoghi che riescono ancora a stupire senza trucchi. Gubbio è uno di questi.
L'Albero di Natale più grande del mondo lo trovi dietro casa tua: una visione mozzafiato (che non conscevi) - reteriservealpiledrensi.tn.it






