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La Scala del Paradiso conquista l’Italia: la passeggiata più spettacolare, toglie veramente il fiato

scala del paradiso comoDov'è la Scala del Paradiso - Reteriservealpiledrensi.tn.it

Nel Parco Spina Verde, tra Como e la Svizzera, un percorso di 900 gradini svela panorami mozzafiato, storia millenaria e misteri legati al contrabbando alpino.

Nel cuore delle colline lombarde, a pochi passi dal confine con la Svizzera, si cela un gioiello naturalistico e storico che continua ad affascinare escursionisti e appassionati di trekking: la Scala del Paradiso, un percorso di oltre 900 gradini immerso nel Parco Regionale Spina Verde. Questo itinerario, che unisce natura incontaminata, storia antica e panorami mozzafiato, si conferma una delle passeggiate più suggestive d’Italia, capace di regalare emozioni uniche a chiunque decida di affrontarne la salita.

La Scala del Paradiso e il Parco Regionale Spina Verde: un patrimonio tra natura e storia

La Scala del Paradiso si trova nel Parco Regionale Spina Verde, un’area protetta di 1179 ettari che si estende sulle colline a nord-ovest della città di Como, offrendo scorci panoramici sul Lago di Como, le Prealpi e la pianura lombarda. La struttura, realizzata nei primi anni del Novecento, consta di circa 900 gradini in pietra che si snodano lungo il versante del Monte Sasso di Cavallasca fino al confine con la Svizzera, rappresentando non solo un percorso escursionistico impegnativo ma anche una testimonianza storica significativa.

Il parco, gestito dall’ente pubblico con sede a San Fermo della Battaglia, è rinomato per la sua ricchezza naturalistica e archeologica. Oltre alla Scala, si possono visitare siti di interesse storico come il Castello del Baradello, costruito nel XII secolo per ordine di Federico Barbarossa, e le opere militari difensive del Monte Sasso, risalenti alla Grande Guerra, tra cui trincee, gallerie e il fortino di Cavallasca. Queste strutture testimoniano l’importanza strategica della zona, che per secoli ha rappresentato un punto di confine e di controllo.

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Scala del Paradiso, trekking – Reteriservealpiledrensi.tn-.it

Il sentiero della Scala del Paradiso si sviluppa in un ambiente boschivo rigoglioso, dove si alternano querce, aceri e tigli, habitat ideale per la fauna locale composta da lupi, scoiattoli e lepri. La salita presenta pendenze anche impegnative, con tratti che raggiungono il 40% di inclinazione e un dislivello di circa 350 metri, rendendo necessario un buon allenamento fisico e un equipaggiamento adeguato, come scarponi da trekking e bastoncini.

Oltre alla sua bellezza paesaggistica, la Scala del Paradiso è avvolta da un alone di mistero e storia popolare. In passato, infatti, questa scalinata era un passaggio privilegiato per i contrabbandieri, detti “Spalloni”, che sfruttavano il percorso per eludere i controlli e trasportare merci di lusso e beni di prima necessità tra Italia e Svizzera. Oggi quel passato è parte integrante dell’identità del luogo, che invita a riflettere sulla complessa storia di confine e sul legame tra le comunità transfrontaliere.

Il sentiero ad anello di quasi 5 chilometri offre inoltre tappe di grande interesse, come il suggestivo ponte tibetano in legno, il punto panoramico Pin Umbrela con la bandiera tricolore che domina il paesaggio e il Fortino del Monte Sasso, un’imponente struttura militare visitabile che conserva trincee e camminamenti mimetizzati nella vegetazione. Le viste sul lago, soprattutto dal punto più alto, sono spettacolari e ricompensano ampiamente la fatica della salita.

Il Parco Spina Verde non è solo natura e storia recente, ma racchiude anche preziose testimonianze di epoche protostoriche. Tra queste spicca il sito di Pianvalle, sul Monte Croce, dove si trovano i resti di un antico insediamento della cultura di Golasecca, abitato dalla tarda età del Bronzo fino al IV secolo a.C. Accanto all’abitato si erge la Roccia di Pianvalle, caratterizzata da incisioni rupestri di coppelle, spirali e motivi serpentiformi, probabilmente legati a riti sociali o religiosi dell’epoca.

A poca distanza si trova la Fonte della Mojenca, una grotta artificiale dedicata a culti d’acqua e riti solari, la cui struttura è stata realizzata per far entrare la luce del sole durante il solstizio d’inverno, illuminando la sorgente naturale all’interno. Questo manufatto rappresenta una testimonianza rarissima e ben conservata di antiche pratiche religiose e spirituali.

All’interno del parco si incontrano anche la Camera Grande e la Camera Carugo, grandi stanze scavate nella roccia viva, con funzioni ancora oggi misteriose ma che si ipotizza fossero abitazioni o luoghi di lavorazione metallurgica nel tardo Bronzo.

Il patrimonio religioso è completato da edifici di grande valore storico e architettonico come la Basilica di San Carpoforo, eretta su un tempio pagano, e la Basilica di Sant’Abbondio, esempio di romanico lombardo, insieme alla chiesa di San Rocco, che in passato fu anche lazzaretto.

Il parco è inoltre ricco di sentieri tematici – come il Percorso Vita, il sentiero dell’Acqua e il sentiero Naturalistico di Parè – che permettono di scoprire angoli nascosti e diversi aspetti del territorio, rendendo la visita accessibile a escursionisti di ogni livello.

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