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Ikea sbanca anche a Natale: il panettone di questa eccellenza nazionale costa la metà. Chi lo produce veramente

PanettoneIkea sbanca anche a Natale: il panettone di questa eccellenza nazionale costa la metà. Chi lo produce veramente - reteriservealpiledrensi.tn.it

Costa 9,95 euro, arriva dallo stabilimento Maina e ha un gusto che sorprende: il panettone Ikea si distingue nel settore industriale per l’aroma di sambuco e la scelta delle mele candite.

Confezione compatta, design pulito e un’etichetta che strizza l’occhio al mondo del graphic design. Il panettone Ikea, venduto a 9,95 euro nei punti vendita della catena svedese, si inserisce nel segmento dei lievitati industriali, ma con alcune particolarità che lo rendono riconoscibile. All’interno del pacco si trova un panettone compatto, di piccole dimensioni, realizzato nello stabilimento Maina di Fossano, in provincia di Cuneo. L’impasto è privo di scorze di agrumi canditi e propone un’alternativa meno tradizionale: cubetti di mela candita accanto a uvetta sultanina, con aromi naturali di vaniglia e sambuco.

Lievitato compatto e profumo insolito: la scelta delle mele e l’assenza di scorze

Il prodotto si presenta in un pirottino liscio, con una colorazione interna piuttosto chiara. Un dettaglio che potrebbe far pensare a un basso utilizzo di uova, ma che in realtà non rappresenta un difetto tecnico. Al taglio, l’impasto mostra alveoli piccoli e regolari, con una struttura compatta. I canditi, nel senso tradizionale del termine, sono assenti: nessuna traccia di scorze d’arancia o cedro, sostituite da mela candita in cubetti. Una scelta probabilmente mirata a offrire un sapore più delicato o semplicemente diverso rispetto al panettone classico.

Panettone

Lievitato compatto e profumo insolito: la scelta delle mele e l’assenza di scorze – reteriservealpiledrensi.tn.it

L’aromatizzazione include sambuco, indicato in etichetta insieme alla vaniglia e ad “altri aromi naturali”. Non si tratta di una novità assoluta per Ikea, che negli anni scorsi aveva proposto una versione con frutti di bosco e cannella. In questo caso, l’abbinamento tra mela e sambuco cerca di offrire una variante meno prevedibile, anche se l’assenza di cannella si nota.

Il packaging punta sulla grafica minimale: una fotografia ravvicinata degli alveoli, una scritta “Panettone” che richiama i font Pantone e nessun richiamo folkloristico. Il target, evidentemente, è un pubblico che cerca una confezione elegante, magari da regalare, e non un prodotto che voglia competere direttamente con i panettoni artigianali.

Al palato resta industriale, ma il finale dolce salva la prova d’assaggio

All’apertura, la nota alcolica che si sprigiona ricorda alcuni prodotti da forno confezionati, come il pan bauletto. È un profumo netto, che accompagna anche il primo morso. La consistenza non è filante, ma la fetta mantiene la forma, non si sbriciola e risulta umida al punto giusto. In bocca si avverte di nuovo l’aroma alcolico, con un accenno amarognolo probabilmente riconducibile al sambuco.

Questa caratteristica aromatica dona al panettone Ikea una sfumatura quasi balsamica, vagamente medicinale, che potrebbe non incontrare il gusto di tutti. Non a caso, durante l’assaggio viene spontaneo pensare a quanto avrebbe potuto giovare un pizzico di cannella, specie in abbinamento alla mela. Una scelta che forse Ikea ha voluto evitare proprio per non ripetere l’abbinamento usato negli anni precedenti.

La chiusura del gusto vira verso il dolce classico, con una punta finale più morbida e tradizionale. La bocca non rimane perfettamente pulita, ma per un panettone da meno di dieci euro il bilancio resta positivo. Nessun elemento spicca in modo eclatante, ma nemmeno scivola in zone sgradevoli. Il prodotto si difende nel suo segmento, dove la presenza di E471 (mono e digliceridi degli acidi grassi) e l’alto volume produttivo sono la norma.

Il panettone Ikea non ha ambizioni artigianali. È un prodotto industriale confezionato con cura, pensato per chi cerca una soluzione natalizia pronta all’uso, economica, con un gusto diverso dal solito. E proprio in questa sua semplicità riesce a trovare una sua collocazione nel mercato, anche grazie all’affidabilità della produzione firmata Maina.

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