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Ecco cosa succede se non lavi l’insalata in busta: nessuno lo dice, ma si rischia grosso

rischi insalataInsalata, cosa si rischia (www.reteriservealpiledrensi.tn.it(

L’insalata è qualcosa che consumiamo praticamente tutti quanti, ma cosa succede se non la laviamo? Il rischio è alto.

Quando parliamo di insalata, facciamo riferimento a un alimento di fondamentale importanza. Spesso troviamo l’insalata sulle nostre tavole. In maniera semplice, senza condimento, oppure con sale e olio. Magari si inserisce anche del tonno e dei pomodori, oltre alle molte altre varianti che possiamo provare di quello che ormai è diventato un piatto molto gustoso e apprezzato dagli italiani di tutte le generazioni.

Ragion per cui, è di fondamentale importanza fare molta attenzione a ciò che compriamo. A partire dall’insalta che troviamo nella busta al supermercato.

Il consiglio è sempre quello di lavarla, anche perché in caso questo non avvenga effettivamente ci può essere decisamente più di un rischio di troppo. Nelle prossime righe, quindi, cercheremo di capire cosa può accadere effettivamente se non viene lavata l’insalata nella busta.

Cosa succede se non lavi l’insalata in busta: scopriamolo

Andreana Torcivia, nutrizionista di MioDottore, ai microfoni della Gazzetta dello Sport ritiene che “anche se sulla confezione c’è scritto ‘già lavata’, un risciacquo sotto l’acqua fredda è comunque raccomandato”. Questo perché il lavaggio industriale non elimina sempre e comunque i microbi. Pur essendo vero che le insalate vengono sottoposte a bagni disinfettanti, a volte utilizzando acqua clorata per eliminare sporco e batteri, questo processo non offre una garanzia assoluta di sterilità.

rischi insalata

Lavate sempre l’insalata in busta (www.reteriservealpiledrensi.tn.it)

In alcuni casi i batteri possono addirittura moltiplicarsi all’interno del sacchetto, specialmente se la catena del freddo si interrompe durante lo stoccaggio e il trasporto. A partire dal Listeria monocytogenes, che è responsabile della listeriosi, infezione rara e pericolosa soprattutto per le donne che stanno affrontando una gravidanza e i pazienti immunodepressi. Come fare, allora, a difendersi da questo enorme pericolo per la salute degli esseri umani? La dottoressa Torcivia non ha dubbi: “Versare il contenuto in uno scolapasta, sciacquare con acqua fredda, scolare e servire”.

Se ne avanza un po’ a tavola, si può conservare l’insalata rimanente inserendola in un contenitore coperto con pellicola trasparente bucherellata, evitando strofinacci o tovaglioli di carta. In ogni caso, la cosa migliore da fare è consumare tutto quanto entro 24 o 48 ore al massimo. Così facendo, sarà possibile evitare di buttare via semplicemente quel che possiamo considerare un alimento molto apprezzato ma che allo stesso tempo deve ricevere qualche accortezza per far sì che per la nostra salute tutto proceda nel modo migliore possibile e immaginabile.

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