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Dal 2026 pagherai meno tasse su eredità e donazioni: cosa cambia

Dal 2026 pagherai meno tasse su eredità e donazioniLe novità per l'eredità e le donazioni - reteriservealpiledrensi.tn.it

La nuova normativa rappresenta senza dubbio un passo importante verso una maggiore equità e sostenibilità fiscale.

A partire dal 2026, entreranno in vigore importanti novità riguardanti la tassazione sulle successioni e sulle donazioni, grazie all’attuazione del decreto legislativo 139/2024.

Questa riforma introduce modifiche sostanziali che avranno un impatto positivo sulle famiglie italiane, semplificando e rendendo più conveniente il trasferimento del patrimonio tra generazioni.

L’abolizione del coacervo e il raddoppio delle franchigie

Una delle novità più significative è l’abolizione del cosiddetto coacervo, ovvero la regola che imponeva di sommare il valore delle donazioni ricevute in vita con quello dell’eredità per calcolare l’imposta di successione. Fino ad oggi, questa norma rendeva più oneroso il passaggio generazionale, penalizzando soprattutto chi aveva ricevuto donazioni precedenti all’apertura della successione.

Dal 2026 pagherai meno tasse su eredità e donazioni

Così pagherai meno tasse – reteriservealpiledrensi.tn.it

Dal 1° gennaio 2026, invece, donazioni e successioni saranno considerate separatamente ai fini fiscali. Ciò significa che le franchigie di esenzione non si sommeranno più, ma saranno indipendenti: ogni erede potrà usufruire di un milione di euro di franchigia per le donazioni e un altro milione per la quota ereditaria.

Questo cambiamento consente di raddoppiare la soglia esente da imposta, offrendo un importante vantaggio fiscale e una maggiore libertà nella pianificazione patrimoniale. In pratica, molte famiglie potranno trasferire un patrimonio complessivo fino a due milioni di euro senza incorrere nel pagamento dell’imposta.

Impatti pratici e benefici per le famiglie

Questa riforma è particolarmente vantaggiosa per le famiglie con patrimoni immobiliari o partecipazioni societarie rilevanti. Prima dell’entrata in vigore della nuova normativa, era necessario “diluire” le donazioni nel tempo per non superare la franchigia unica e limitare l’impatto fiscale.

Ora, invece, grazie alla separazione tra donazioni e successioni, il trasferimento di beni come abitazioni di pregio o quote societarie ai figli diventa più semplice e meno costoso.

Inoltre, i nuclei familiari con più figli potranno beneficiare di una maggiore flessibilità nell’organizzazione della trasmissione del patrimonio, potendo assegnare donazioni e quote ereditarie senza il rischio di superare le soglie di esenzione.

Pur non intervenendo sulle aliquote dell’imposta, la norma modifica significativamente il metodo di calcolo della base imponibile, permettendo così un risparmio fiscale concreto per molte famiglie italiane.

Ottimizzazione della pianificazione successoria

La riforma del d.lgs. 139/2024 non incide sugli istituti fondamentali del diritto civile, come la quota di legittima, ma consente una gestione più efficiente e trasparente del passaggio generazionale. Le famiglie potranno infatti supportare i propri eredi attraverso donazioni anticipate senza temere che queste si sommino all’eredità e generino un carico fiscale elevato.

Dal punto di vista pratico, questo significa che i trasferimenti patrimoniali intergenerazionali saranno più fluidi e meno vincolati a strategie complesse di pianificazione fiscale, con un impatto positivo sia sulla gestione dei patrimoni sia sulla serenità delle famiglie.

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