Si torna a parlare del Bonus Prima Casa, stavolta con una nuova possibilità di accesso che riguarda esclusivamente le nude proprietà.
Nel panorama delle agevolazioni fiscali legate alla casa, uno dei temi che genera maggiori difficoltà è quello dei requisiti necessari per accedere ai benefici. Molti contribuenti cercano risposte chiare per evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso a misure importanti e per molti, necessarie a stabilizzare il proprio futuro.
Le norme che regolano il bonus prima casa sono complesse e richiedono attenzione, soprattutto quando entrano in gioco situazioni particolari come la titolarità dei diritti. Comprendere come funzionano queste eccezioni diventa quindi fondamentale per orientarsi correttamente tra obblighi e possibilità di accede anche a ulteriori vantaggi.
L’eccezione della nuda proprietà, come funziona
Negli ultimi anni l’interesse verso queste agevolazioni è cresciuto, spinto dalla necessità di ridurre i costi legati all’acquisto di un’abitazione. Proprio per questo ogni chiarimento fornito dagli esperti diventa un punto di riferimento prezioso per chi si appresta a comprare casa.

Chiarita finalmente la questione prima casa e nuda proprietà – reteriservealpiledrensi.tn.it
Tra i quesiti più frequenti spicca quello relativo alla nuda proprietà, un diritto particolare che spesso genera dubbi sulla compatibilità con i benefici fiscali. La Legge di Bilancio 2026 affronta nuovamente la questione e offre indicazioni utili a chi si trova in questa situazione.
Le agevolazioni prima casa possono spettare anche quando l’acquirente è titolare della nuda proprietà di un altro immobile, ma solo a condizioni precise. In linea generale, la nuda proprietà impedisce l’accesso al bonus, a meno che il proprietario non la venda entro un anno dall’acquisto della nuova abitazione.
Esiste però un’importante eccezione per i casi in cui si ottiene la nuda proprietà senza usufruire delle agevolazioni legate alla prima casa. In questa circostanza il bonus può essere riconosciuto al momento dell’acquisto, purché siano rispettati tutti gli altri requisiti previsti dalla normativa.
Al momento della richiesta l’acquirente deve dichiarare di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, di diritti come proprietà, usufrutto, abitazione o nuda proprietà. Il punto decisivo riguarda infatti la provenienza dell’immobile già posseduto, chi lo ha acquistato non deve aver usufruito del bonus prima casa.
Nel caso analizzato, la nuda proprietà era stata ricevuta tramite donazione dai genitori senza alcuna agevolazione fiscale, quindi senza un vero e proprio acquisto. Proprio per questo motivo il contribuente può richiedere il bonus prima casa, rispettando tutte le altre condizioni richieste dalla legge.
Se invece la nuda proprietà fosse stata ottenuta con le agevolazioni, l’unica possibilità per non perdere il beneficio sarebbe venderla entro un anno dall’acquisto della nuova abitazione. Questa regola consente di mantenere il diritto al bonus, evitando sanzioni e decadenze, ma costringe anche a scendere a patti con la vendita.
E' possibile accedere al bonus anche con una nuda proprietà - reteriservealpiledrensi.tn.it






