La ristrutturazione del bagno continua a essere uno degli interventi più richiesti, soprattutto grazie alle agevolazioni fiscali.
Il Bonus ristrutturazione bagno 2026 offre infatti una detrazione IRPEF fino al 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria sull’abitazione principale, e al 36% per le seconde case e altri immobili. Questo incentivo permette di recuperare fino a 48.000 euro, calcolati su un limite di spesa massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, ripartiti in 10 rate annuali di pari importo.
L’agevolazione fiscale è stata confermata con le stesse modalità già vigenti nel 2025, evitando il previsto taglio al 36% per la prima casa. Di conseguenza, per chi effettua lavori di ristrutturazione bagno sulla propria abitazione principale, la detrazione rimane al 50%. Per le seconde case e altri immobili il bonus è fissato invece al 36%.
Per esempio, per una spesa di 10.000 euro, il contribuente potrà detrarre 5.000 euro in 10 anni (pari a 500 euro all’anno) se si tratta della prima casa, o 3.600 euro (360 euro all’anno) per altri immobili. Il tetto massimo di spesa detraibile rimane 96.000 euro per unità immobiliare.
È indispensabile che gli interventi siano classificati come manutenzione straordinaria, ovvero lavori che comportano modifiche significative agli impianti, alla distribuzione interna o alle caratteristiche strutturali del bagno. Non sono ammesse detrazioni per interventi di manutenzione ordinaria o per lavori di sola natura estetica, come la semplice sostituzione di piastrelle o la tinteggiatura.
Lavori ammessi e requisiti per il Bonus bagno 2026
Tra gli interventi ammessi a detrazione figurano il rifacimento completo dell’impianto idrico e sanitario, inclusa la sostituzione delle tubature di carico e scarico e l’installazione di nuovi collettori a norma. Sono agevolati anche lavori di modifica della disposizione interna del bagno, la demolizione e ricostruzione delle superfici, la nuova impermeabilizzazione, nonché la sostituzione di sanitari e rubinetteria purché abbinata alla modifica degli impianti.
Particolare attenzione è riservata agli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, come l’installazione di sanitari per persone con disabilità, maniglioni di sostegno, docce a filo pavimento e l’ampliamento degli spazi di manovra. In questi casi, la detrazione può essere applicata anche a lavori specifici per migliorare l’accessibilità.
I condomini possono usufruire del bonus per lavori di manutenzione ordinaria limitatamente alle parti comuni dell’edificio, come la sostituzione delle tubazioni condominiali.
Oltre alle opere edili, il bonus copre anche le spese accessorie quali progettazione, consulenze tecniche, titoli edilizi (ad esempio CILA), materiali, manodopera e smaltimento macerie. Per una corretta fruizione del beneficio, è consigliabile affidarsi a un tecnico qualificato che possa certificare la detraibilità di ogni voce di spesa e predisporre la documentazione necessaria.

Come richiedere il Bonus ristrutturazione bagno 2026: modalità e documentazione(www.reteriservealpiledrensi.tn.it)
Per ottenere la detrazione è imprescindibile rispettare alcune regole formali, a partire dai pagamenti. Tutte le spese devono essere saldate con bonifico parlante, ossia un bonifico bancario o postale che riporti la causale specifica per la detrazione fiscale (art. 16-bis del TUIR), il codice fiscale del beneficiario e il codice fiscale o partita IVA del fornitore.
Sono ammessi anche pagamenti con carte di credito o debito e assegni bancari tracciabili, mentre sono esclusi contanti e assegni circolari non tracciabili.
Le fatture devono essere intestate alla stessa persona che sostiene la spesa e richiede il bonus. Devono contenere, oltre ai dati anagrafici e fiscali del fornitore e del committente, una descrizione dettagliata degli interventi eseguiti con riferimento alla pratica edilizia (CILA o SCIA), l’indirizzo e i dati catastali dell’immobile.
Nel caso in cui i lavori siano effettuati da un inquilino o comodatario, è necessario allegare il consenso scritto del proprietario.
La documentazione va conservata e presentata in sede di dichiarazione dei redditi, compilando il quadro specifico delle detrazioni fiscali per interventi edilizi (modello 730 o Redditi PF).
Dettagli sul Bonus Mobili e accessori per il bagno
In abbinamento al Bonus ristrutturazione bagno, per il 2026 è stata confermata anche la possibilità di usufruire del Bonus Mobili al 50%, con un limite massimo di spesa di 5.000 euro e una detrazione massima di 2.500 euro ripartita in 10 anni.
Questo incentivo riguarda l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici da inserire nell’ambiente bagno, quali mobili sotto lavabo, pensili, specchiere con illuminazione integrata, lavatrici, asciugatrici e scalda-salviette elettrici, purché l’acquisto avvenga successivamente all’avvio dei lavori di ristrutturazione.
Come funziona il Bonus ristrutturazione (www.reteriservealpiledrensi.tn.it)






