Anche senza spostarsi dall’Italia è possibile vivere il fascino delle grandi opere capaci di lasciare senza fiato: in questo borgo si trova una costruzione spettacolare e ricca di mistero.
Passano gli anni, ma il turismo continua ad essere indirizzato verso le destinazioni più iconiche e famose del mondo. Chi ama partire alla scoperta di luoghi affascinanti, si lascia convincere dalle mete che si sono sempre distinte per particolari scenari paesaggistici o per costruzioni fuori dal comune.
Ne è un caso emblematico la Tour Eiffel, una di quelle tappe che per molti è un “must”, da vedere almeno una volta nella vita. Eppure oggi si assiste sempre più alla rivalutazione di piccole e meno note perle diffuse sul territorio italiano e capaci di sorprendere. Il Bel Paese, infatti, è in grado di combinare alla perfezione il fattore naturalistico a quello architettonico, regalando visioni inimitabili.
É quello che ci si ritrova davanti raggiungendo le montagne della Valle di Livinallongo, dove un enorme masso erratico che è caduto da un ghiacciaio ospita una costruzione fiabesca. Sorge a ben 1.776 metri di altitudine e sembra sospeso sulle Dolomiti Bellunesi, il Castello di Andraz.
Grazie alla sua collocazione si guadagna il titolo di più alto d’Italia, nonché di uno dei più alti d’Europa. Edificato nell’XI secolo, con la sua posizione strategica il Castello funge da “sentinella” su boschi, passaggi e strade. La scelta del punto, infatti, all’epoca era legata alla possibilità di controllare dall’alto della roccia gli spostamenti militari e commerciali.
Alla scoperta del Castello di Andraz: la montagna e il borgo
Il Castello si mostra con una struttura elegante ma essenziale, che si fonde direttamente con la natura. Al suo interno, infatti, si trovano le sale e le stanze un tempo frequentate dai funzionari e dai guarnigioni. Alcune di queste sono scavate nella roccia stessa e dimostrano la capacità dell’uomo di combinare le sue necessità con il paesaggio.

Il fascino del Castello di Andraz – Foto: IG @castellodiandraz – reteriservealpiledrensi.tn.it
Accurate e lunghe opere di restauro hanno consentito di riportare al suo stato originario il Castello di Andraz, un tempo danneggiato fortemente nel corso della Prima Guerra Mondiale e successivamente abbandonato. Chi sceglie di visitare questo luogo ancora avvolto dal mistero, ha la possibilità di immergersi nella sua storia e in quella delle comunità locali grazie ad un museo.
Raggiungere il Castello di Andraz è un’ottima occasione per esplorare il borgo e il territorio che ne fanno da cornice. Il maniero appartiene al comune di Livinallongo del Col di Lana, situato più in basso di circa 300 metri. Attraversando le strade del piccolo paese, in cui vivono poco più di 1.300 abitanti, si riconosceranno le caratteristiche dei tipici borghi delle Dolomiti Bellunesi.
Dalle chiesette alpine alle case in pietra o legno, puntellate di balconi fioriti nel periodo primaverile. Il panorama che offre il territorio è uno dei più suggestivi delle Dolomiti. Immersi in un punto in cui la memoria storica continua a vivere, ci si trova con i passi del Pordoi e del Falzarego da una parte, e con le pareti della Sella dall’altra.
In Italia l'opera più alta costruita dall'uomo - reteriservealpiledrensi.tn.it






